Re Nudo?…con il provocatorio punto di domanda, è stata una delle prime trovate pubblicitarie con cui il fondatore Andrea Valcarenghi e un gruppo di intellettuali e artisti facevano conoscere l’omonima rivista di controcultura e controinformazione, fondata a Milano nel novembre 1970.
Dopo 50 anni esce un’antologia che giustamente la celebra e che ne chiude una fase, passando dalla carta stampata ad un progetto esperienziale di cui si possono trovare facilmente sul web tutte le informazioni.
Noi siamo degli appassionati di riviste e Re Nudo ha rappresentato un esempio particolarmente originale nel panorama dell’informazione, ma soprattutto della cultura underground.
Ha avuto tante fasi come accade quando si ha a cuore il libero processo creativo di cui la trasformazione è linfa vitale.
In una di queste hanno fatto irruzione i fumetti, mentre i temi erano tutti quelli che attraversano le persone libere e liberate dal motivo unico del lavoro.
Hanno scritto di sesso, droga, musica ma soprattutto hanno dato voce ai movimenti di liberazione omosessuale e alle donne, che faticavano ad emergere anche nei movimenti politici extraparlamentari.
Le campagne pubblicitarie sono sempre state dei simpatici e irriverenti esperimenti grafici, così come lo era il logo.
Lunga vita al Re Nudo! Anche in questa sua nuova avventura…