A Venezia fino al 24 novembre ci saranno tante tette in mostra; da quelle strabordanti della Venere di Willendorf a quelle allungate del dipinto The Hidden Paintings Grandma Improved, In deepth.
Tante, tantissime tette, di ogni forma, grandezza, materiale, come in una magnifica ossessione che suscita una domanda assai spontanea: cosa ci turba così tanto di questa parte anatomica? Eh sì… perché le tette oltre ad essere apprezzate e feticizzate sono molto spesso censurate.
Le censurano i social, ed è successo per esempio di recente in una campagna pubblicitaria di Calvin Klein. La storia insegna che dove c’è una censura, c’è un significato politico;in questo caso il vetero tentativo di spostare ciò che interroga dove invece si può semplicemente controllare.
Ma con le tette farlo è stato e sarà sempre impossibile, sono vita allo stato puro e ci ricordano perciò che siamo tutti debitori di qualcosa di infinitamente più potente di noi e dei nostri tentativi di controllo.
Perciò viva la vita e viva le tette!