La storia del graphic design coincide con una visione del mondo che ha accompagnato cambiamenti, rivoluzioni, conquiste e disfatte. E’ il primo pensiero che ci viene sfogliando il volume della Taschen The History of graphic design, volume 1, 1890-1959. Vengono ripercorsi gli sviluppi di questa straordinaria forma d’arte negli anni che vanno dalla fine dell’800 alla metà del ‘900, passando per i numerosi contributi dati; dalla politica all’economia, dal sociale ai mass-media. Sono presenti più di 2000 progetti ed una mole di materiale capace di spiegare cos’ha significato il design grafico per quest’epoca, perché come afferma Helmut Schmid “il design è attitudine”.

Che la grafica sia stata un’arte sono in tanti a ricordarcelo, Toulouse-Lautrec giusto per citarne uno, ma che la grafica lo sia ancora oggi sono in pochi a riuscire ancora a dimostrarlo. Fra questi c’è Peter Stults, un graphic designer di successo con la passione del cinema; crea locandine uniche di film contemporanei scegliendo attori e attrici che poi colloca in scenari totalmente nuovi, come se fossero stati girati tanti anni prima. C’è per esempio James Dean in Drive o Goldie Hawn in Cuore selvaggio.