A 35 anni dalla morte Milano ricorda il genio di Andy Warhol con una mostra davvero pop. Sette aree tematiche e tredici sezioni tracciano la creatività di un uomo tormentato; raccontano non solo colui che riprodusse nell’arte il mondo consumistico ma anche il ritrattista di drag queen, transessuali ed esclusi che lui guardava con gli stessi occhi con cui ritraeva le celebrità di allora. Partendo dagli studi pubblicitari diventò un abile illustratore e disegnatore, ebbe inoltre l’intuizione di introdurre la serigrafia nell’arte contemporanea.

Fra i tanti regali che potreste farvi per Natale ci permettiamo di suggerirvene uno che allieterà i vostri occhi e alleggerirà il vostro animo. Si tratta ancora una volta di un’idea Taschen; il libro è All American Ads. Un ventaglio di immagini tratte dalle più importanti campagne pubblicitarie americane nei vari decenni del XX secolo, un tour da quando si è incominciato a pubblicizzare di tutto ai manifesti anni ’90, più sofisticati e che mettevano a tema un concetto, un’idea.

Il 21 settembre è iniziata a Trieste una bella mostra che vi segnaliamo; il titolo è L’Italia e l’Alliance Graphique Internazionale, 25 grafici del’900. I protagonisti indiscussi sono proprio questi ultimi che hanno attraversato la seconda metà del secolo scorso, ecco alcuni nomi illustri: Bruno Munari, Bob Noorda, Albe Steiner. A parlare sono le loro opere, realizzate tra l’inizio degli anni ’50 e la fine del secolo scorso per le più grandi aziende di tutto il mondo.

La mostra con la quale abbiamo festeggiato i 50 anni di Altini Comunicazioni Grafiche si è conclusa. E’ stata una festa la cui partecipazione è andata ben oltre le nostre aspettative. Abbiamo ricordato le origini a cominciare dal lavoro visionario e pionieristico del suo fondatore Arturo; hanno partecipato in tanti a cominciare dalle scuole con i ragazzi del liceo artistico Fontana e del CNOS-FAP dei salesiani.

Altini Comunicazioni Grafiche quest’anno compie 50 anni; fondata nel 1972 dall’indimenticato Arturo Altini, uno dei pionieri della grafica in Italia, l’ACG è una realtà aziendale radicata nel territorio lainatese. Questo legame è ben simboleggiato, oltre che dall’attività dello studio, anche dal Premio Città di Lainate conferito ad Arturo Altini nel 2006. Per celebrare questo importante traguardo l’ACG ha realizzato, in collaborazione con il Comune di Lainate, una mostra divulgativa che, partendo dalla propria storia aziendale,

Abbiamo ritrovato queste vecchie note di pubblicità fra le tante chicche, ricerche, prodotti che l’Altini Comunicazioni Grafiche ha accumulato nei suoi 50 anni di attività. Le troverete come gadget insieme a tanto altro nella mostra che stiamo allestendo e che si terrà nella splendida cornice di Villa Litta a Lainate, nel mese di settembre. Un grande evento su cui vi terremo aggiornati e con cui vogliamo celebrare i 50 anni di vita dell’Altini Comunicazioni Grafiche, raccontandone la lunga storia insieme a quella di tutta la grafica italiana.

Ettore Vitale, classe 1936, ha affidato ad un libro-archivio i suoi 50 anni di carriera; il titolo “Segno memoria futuro” è emblematico di una visione del lavoro creativo caratterizzante il pensiero e il metodo originali di uno dei più grandi grafici italiani. Non a caso spesso quelle di Ettore Vitale sono state scelte professionali innovative a rischio di non essere comprese.

Era proprio un testo che mancava, un’antologia per gli addetti ai lavori che raccogliesse la storia della comunicazione visiva da cento anni a questa parte. Lo ha scritto Riccardo Falcinelli e si intitola “Filosofia del graphic design”; si parte dal movimento Arts and Crafts fondato alla fine dell’Ottocento e si conclude con i contributi di Michael Rock ed Ellen Lupton del 1996 e del 1998. Il libro contiene una quarantina di testi di artisti, tipografi, designer e pubblicitari che corrono lungo un secolo segnato per sempre dai loro manifesti. L’autore ci offre generosamente inserti grafici, note, schede, intrecciando l’interesse anche delle altre discipline affini alla grafica, a partire dall’illustrazione.

La figura misteriosa di Maddalena è la protagonista della mostra a lei intitolata e che sarà possibile visitare presso i Musei Domenicani di Forlì fino al prossimo 10 luglio. A noi è piaciuta molto e vogliamo segnalarvela perché se le immagini parlano, quelle che si susseguono in questa imponente galleria urlano. Lo ricorda un verso di D’Annunzio in apertura e lo esprimono le dodici sezioni di quadri che aprono il racconto con l’estetica del dolore legato a questa donna, attraversano la pienezza dei temi iconografici con Giotto, arrivano alla prospettiva umanistica dov’è rappresentata eremita e penitente.