Se avete occasione di qui al 15 giugno di fare un viaggio nella meravigliosa terra sarda, passate da Nuoro, fate tappa al Man, il Museo d’arte e ammirate la retrospettiva dedicata a Giovanni Pintori. Ci sono trecento suoi lavori: manifesti, pagine pubblicitarie di riviste, fotografie, locandine, un patrimonio d’arte grafica con cui il creativo ha legato indissolubilmente il suo nome all’immagine di Olivetti. Il suo è stato un tocco riconoscibile, ma anche al completo servizio di un’azienda leggendaria per la quale Pintori ha rinunciato ad un suo personale primato, scegliendo invece di consacrare al mondo l’immagine di un’impresa illuminata.

Dal 15 marzo e fino al 30 novembre al Museo del Cinema di Milano ci sarà una bellissima antologica di Bruno Bozzetto. Il creatore del signor Rossi si mette a nudo così con il suo celebre personaggio; goffo, maledettamente normale, l’italiano medio che ride, piange, cade ma soprattutto spera e non si stanca di provarci. Tra segno grafico e design, la mostra illustra come la creatività di Bozzetto abbia dato vita ad un linguaggio visivo, che ad oggi risulta ancora nuovo. Protagonista di sponsor e pubblicità il signor Rossi è soprattutto un campione di umanità, l’interprete consapevole del vissuto quotidiano, ovvero della suprema forma di realtà.

In questa rubrica di news abbiamo sempre scritto della potenza della grafica. Il colore pantone 2024 ci dà l’occasione di continuare il nostro racconto all’insegna delle tendenze del design. Stiamo parlando del colore del 2024 Peach Fuzz, il color pesca, le cui caratteristiche di texture rimandano alle sensazioni che regala il tocco di questo frutto, fresco e leggero. Come sempre accade, quando si ragiona a partire dal tratto estetico i rimandi sono tanti e declinabili nelle soggettività di ciascuno. A noi l’idea di evocare leggerezza di questi tempi, in cui tutto ciò che accade ha la pesantezza di un macigno piace molto.

Non dobbiamo essere troppo tristi per la scomparsa di David Lynch perché uno dei più nostri grandi miti, cioè lui, non lo vorrebbe. Genio assoluto dell’arte nel senso più alto del termine, ci ha lasciato un patrimonio inestimabile di immagini, visioni e ovviamente film. Lynch credeva nel processo creativo come possibilità di emanciparsi dalle proprie paure, dai propri limiti e ne coglieva il valore terapeutico per la salute mentale collettiva. Ha rappresentato il suo e anche il nostro inconscio in una miriade di forme, cimentandosi in una molteplicità di linguaggi. Non ci ha lasciati, è solo andato a disegnare un nuovo mondo con cui stupirci, mentre aspettiamo il suo nuovo film proviamo a fare il nostro, esercitando tutta la creatività possibile!

La visita alla mostra dedicata a Munch a Milano, è stata l’occasione per noi non solo per ammirare le sue opere più belle e più note, ma anche lo stimolo per recuperare tutta una serie di suoi lavori, attinenti in particolare alla grafica. Munch si era dedicato a quest’arte soprattutto nel periodo parigino, ispirato dal fermento creativo della città francese, fra manifesti, stampe, litografie. Una di queste, l’Urlo, si trova anche nella mostra antologica di Milano.

Carissime e carissimi, cogliamo l’occasione di farvi i nostri migliori auguri per un nuovo anno ricco di bellezza e serenità con la presentazione del nostro calendario. Senza retorica, ma con speranza autentica, ci e vi auguriamo che il vortice di brutte notizie, guerre, cambiamenti climatici, violenza fra le persone lasci il posto ad una visione nuova dello stare insieme. Noi come sempre lo comunichiamo semplicemente per immagini; anche quest’anno come motivo per il calendario abbiamo scelto la mela, che come sapete è il nostro logo fin dal 1972, anno in cui siamo nati.

La Fondazione Oderzo Cultura rende omaggio ad Alberto Martini; fino al 25 marzo 2025 il suo mondo visionario fatto di incredibili creazioni sarà alla portata di tutti. Più di 120 opere che comprendono disegni, dipinti, illustrazioni tracciano un itinerario da sogno di un vero e proprio precursore dell’immagine moderna. A lui si sono ispirati artisti, registi, fumettisti sollecitati dal suo universo carico di simboli.

Uno dei brand che più hanno contribuito a fare la storia della grafica, dell’immagine e dello stile italiano è in mostra alla Triennale di Milano fino al prossimo 6 marzo. Un allestimento suggestivo e carico di significati raccontato dalla stessa voce di Elio Fiorucci. Video, foto, opere d’arte che parlano delle visioni di un uomo assolutamente precursore dei tempi e che della sua storia professionale parlava come di un viaggio, intrapreso a seguito di “un atto di attenzione”. Immediatamente prima che l’Italia degli anni ’70 si infiammasse di lotte e rivendicazioni, Fiorucci protestava con un’estetica leggera e disarmante.

C’era bisogno di un nuovo giornale in formato cartaceo? Si, se la protagonista è la grafica, vale a dire una delle forme culturali più affascinanti dei nostri tempi. Noi quindi apprezziamo moltissimo l’iniziativa di Stefano Cipolla, importante art-director, che ha creato Grafica Magazine, un giornale di carta con al centro tutto il mondo che gira intorno al design: illustrazione, fotografia, editoria etc. C’è tanto bisogno di idee nuove e buone, di iniziative colte e al tempo stesso divulgative, c’è bisogno di energia positiva; una rivista formato tabloid che si preannuncia tanto originale quanto pop, secondo noi, va in questa direzione. Buona lettura a tutti!

Siamo stati al Museo Man di Nuoro per vedere una mostra unica nel suo genere che coinvolge una trentina di artisti nazionali e internazionali; Diorama, Generation Earth è il titolo. Ci sarà fino al prossimo 10 novembre ed è un regalo che ci si può fare in aggiunta a quello, già bello di suo, di andare nella splendida Sardegna. Il Diorama è, secondo la terminologia museale, “una rappresentazione tridimensionale di una scena verosimile colta durante il suo svolgersi”, quindi un’illusione visiva che mostra un mondo trasformato e trasformabile, Video, installazioni, dipinti riproducono realtà imitate o ibridate, raffigurano uomini e visioni di uno scenario possibile ed in parte già presente.