A trent’anni dalla morte Milano dà il giusto tributo a Gianni Sassi, genio della comunicazione, intitolandogli una strada e dedicandogli un concerto che lo celebra.
Le definizioni su di lui si sprecano: “inventore del marketing culturale”, “vero art director”, “intellettuale senza limiti”.
Nessuna riesce però da sola a restituire la poliedricità di un uomo che concepiva l’arte come la possibilità di ripensare il sistema e che dentro l’arte metteva la musica, la grafica, la pubblicità, ovvero ogni linguaggio che può veicolare un messaggio.
Era una persona di poche parole e di infiniti progetti; ha disegnato manifesti per concerti, ha fondato riviste, ha prodotto dischi.
Ricordiamo qualcuno dei suoi celebri lavori; la pubblicità di Battiato seduto su un divano Busnelli, l’etichetta discografica Cramp, il festival Milano Poesia.
Se ne è andato troppo presto Sassi, a soli 55 anni, ma come in una corsa verso l’eternità ha fatto in tempo a lasciare tutto ciò che serve per non essere mai dimenticato.