Rappresentare gli stati d’animo è una sfida notevole per qualsiasi artista perché ci si avvicina a qualcosa che appare irrappresentabile, sfuggente, misterioso.
Tanto più, pensiamo, nell’epoca che costituisce il cuore della mostra: tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in cui non solo l’arte ma anche la scienza, la cultura tutta, vissero un grande fermento e un interesse nuovo e originale rispetto alle dinamiche umane e al mondo interiore.
Segantini, Previati, Pellizza da Volpedo, solo per citarne alcuni, ci guidano in una ricerca visiva affascinante quanto l’animo umano; fra la melanconia e l’alienazione, la contemplazione e l’empatia fino ad arrivare all’estasi e all’armonia.
Ci si sente trascinati in una molteplice varietà di stati d’animo: inquieti e sereni, curiosi e spaventati fino a sperimentare l’ebbrezza finale di sentirsi “al centro del quadro”.
In mostra al Palazzo dei Diamanti a Ferrara.